ARMADI PER LIQUIDI INFIAMMABILI
E SOSTANZE PERICOLOSE
Dove immagazzinarli?
- le scorte dovrebbero essere immagazzinate in locali separati, meglio se esterni, adeguatamente compartimentati, dotati di dispositivi automatici antincendio e di adeguata areazione (finestre, sistemi di ventilazione forzata); ai piani si possono prevedere locali separati dai laboratori (reagentari) ove conservare i prodotti necessari durante la settimana lavorativa.
- in laboratorio possono essere disposti prodotti nelle quantità strettamente necessarie alle sperimentazioni in corso, all’interno di armadi chiusi, preferibilmente di sicurezza.
Gli armadi devono essere posizionati lontano da corridoi, da aree di lavoro, dagli accessi al laboratorio o al locale, da uscite di sicurezza, da fiamme libere (bunsen, stufe, ecc.) e non dovrebbero ostacolare il raggiungimento di dispositivi di emergenza (estintori, cassetta del pronto soccorso, doccette lavaocchi, ecc.). Gli armadi aspirati, in particolare, devono essere posizionati in modo tale che sia possibile il convogliamento del flusso d’aria in espulsione verso l’esterno (possono essere collegati per esempio al sistema di aspirazione delle cappe chimiche del laboratorio).
Presso ogni magazzino o reagentario dovrebbe essere disponibile il materiale per l’assorbimento e la neutralizzazione di eventuali versamenti, così come indicato nelle Schede di Sicurezza.
Come immaggazinarli?
Il reagentario deve essere un armadio a ripiani, di sicurezza (armadi aspirati/antincendio) per particolari categorie di prodotti (acidi, basi, sostanze infiammabili e/o tossiche), dotato di porte che ne permettano la chiusura; inoltre deve essere dotato di:
- ripiani con bordo esterno rialzato per evitare lo scivolamento dei contenitori e per contenere eventuali perdite o versamenti;
- vasca di raccolta almeno alla base della pila di ripiani
- indicazione dei pericoli dei prodotti contenuti, mediante apposita segnaletica di sicurezza
- particolari caratteristiche di resistenza al fuoco, se trattasi di armadio antincendio.
Su ogni armadio dovrebbe inoltre essere affisso un foglio contenente le seguenti informazioni:
- elenco dei prodotti contenuti con relative indicazioni di pericolo e data di aggiornamento dell’elenco stesso;
- riferimenti su dove trovare le relative schede di sicurezza;
- nome e numero telefonico del responsabile di laboratorio;
All’interno del reagentario, i prodotti dovrebbero essere disposti in modo tale che:
- i corrosivi, i caustici e gli irritanti si trovino al di sotto del livello degli occhi;
- nei ripiani inferiori trovino posto i contenitori più grandi e le sostanze più pericolose;
- i contenitori non siano ammassati uno sopra l’altro e non sovraccarichino troppo il ripiano;
- i contenitori rechino idonea etichetta con indicazione almeno del nome chimico della sostanza o del preparato, della classe e del simbolo di pericolo;
- siano rispettate le eventuali indicazioni particolari indicate nella Scheda di Sicurezza (voce Manipolazione e Stoccaggio);
- siano rispettate le reciproche incompatibilità (vedi schede di sicurezza e tabella allegata);
- siano separati i solidi dai liquidi;
- siano al riparo dall’azione diretta dei raggi solari e da altre fonti di calore.
Nel caso siano impiegati scaffali, questi devono essere adeguatamente fissati.
Alcune sostanze necessitano di precauzioni particolari:
- i liquidi infiammabili devono essere alloggiati in armadi antincendio ad uso esclusivo; quelli che necessitano di basse temperature, devono essere conservati in frigoriferi antideflagranti (AD) nelle loro parti sia interne che esterne, meglio se alimentati tramite interruttore preferenziale separato; all’interno dei locali non devono comunque superare i quantitativi indicati nel CPI (Certificato Prevenzione Incendi) o nel NOP (Nulla Osta Provvisorio) od eventuali deroghe;
- gli agenti ad elevata tossicità (es. cancerogeni) devono essere riposti separatamente in armadi preferibilmente aspirati e chiusi a chiave;
- per i prodotti particolarmente reattivi e soggetti a diminuzione della loro stabilità chimica col tempo o al contatto con l’aria (es. perossidi organici, acido perclorico, ecc.) dovrebbe essere indicata sull’etichetta la data di acquisto e quella di apertura.
N.B.: lo stato fisico-chimico dei prodotti immagazzinati e l’integrità dei contenitori non sono immutabili nel tempo.
Dovrebbero essere istituite procedure di verifica periodica (almeno una volta l’anno) dei prodotti chimici immagazzinati: quelli non identificabili, deteriorati o molto vecchi dovrebbero essere eliminati.
Cosa dovete evitare?
- immagazzinare i prodotti chimici sul pavimento, sui banchi di lavoro, sotto cappa
- effettuare operazioni di travaso nello stesso locale di deposito o all’interno del laboratorio
BIBLIOGRAFIA
Parodi E., Progettazione e realizzazione di laboratori chimici; Pirola Editore, 1990
INCOMPATIBILITÀ DI ALCUNE SOSTANZE
Prodotto |
Immagazzinare separatamente da: |
|
|
Acetilene |
Cloro, bromo, rame, fluoro, argento, mercurio |
Acetone |
Acido nitrico, acido solforico, perossido di idrogeno, cloroformio, bromoformio, metalli alcalini |
Acidi forti |
Basi forti |
Acido acetico |
Acido cromico, acido nitrico, acido perclorico, perossidi, permanganati, glicole etilenico |
Acido cianidrico |
Acido nitrico, alcali |
Acido cromico |
Acido acetico, canfora, naftalina, glicerina, trementina, alcool, liquidi infiammabili |
Acido fluoridrico |
Ammoniaca |
Acido nitrico concentrato |
Acetone, anilina, acido acetico, acido cromico, acido cianidrico, idrogeno solforato, liquidi e gas infiammabili |
Acido ossalico |
Argento, mercurio |
Acido perclorico |
Anidride acetica, bismuto e sue leghe, sostanze organiche combustibili |
Acido solforico |
Clorati, perclorati, permanganati di metalli alcalini |
Ammoniaca (anidra) |
Mercurio, cloro, ipoclorito di calcio, iodio, bromo, acido fluoridrico |
Ammonio nitrato |
Acidi, polveri metalliche, liquidi infiammabili, clorati, nitriti, zolfo, sostanze organiche combustibili finemente suddivise |
Anilina |
Acido nitrico, perossido di idrogeno |
Argento |
Acetilene, acido ossalico, composti ammoniacali, acido tartarico, acido fulminico |
Bromo, cloro |
Acetilene, ammoniaca, butadiene, butano, metano, propano (e altri gas di petrolio), idrogeno, carburo di sodio, trementina, benzene, metalli finemente suddivisi |
Calcio ossido |
Acqua |
Carbone attivo |
Ipoclorito di calcio, tutti gli agenti ossidanti |
Clorati e perclorati |
Sali di ammonio, acidi, polveri metalliche, zolfo, sostanze combustibili finemente suddivise |
Cloroformio |
Acetone, alcali, fluoro, metalli, metanolo |
Fluoro |
Ogni sostanza |
Fosforo (bianco) |
Aria, ossigeno |
Idrazina |
Perossido di idrogeno, acido nitrico, agenti ossidanti |
Idrocarburi |
Fluoro, cloro, bromo, acido cromico, perossidi |
Idrogeno solforato |
Acido nitrico fumante, sostanze ossidanti |
Iodio |
Acetilene, ammoniaca (anidra o acquosa), idrogeno |
Liquidi infiammabili |
Nitrato di ammonio, acidi inorganici, perossido di idrogeno, alogeni, sodio perossido |
Mercurio |
Acetilene, acido fulminico, ammoniaca |
Ossigeno |
Idrogeno, tutte le sostanze combustibili o infiammabili |
Perossidi organici |
Acidi (organici o minerali) |
Perossido di idrogeno |
Rame, cromo, ferro, la maggior parte dei metalli e loro sali, alcool, acetone, anilina, sostanze combustibili o infiammabili |
Potassio permanganato |
Glicerina, glicole etilenico, benzaldeide, acido solforico |
Rame |
Acetilene, perossido di idrogeno |
Sodio nitrito |
Sali di ammonio |
Sodio perossido |
Tutte le sostanze ossidabili (alcoli, acido acetico glaciale, benzaldeide, solfuro di carbonio, ecc.) |
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